Rosina Bevione nasce a Bussoleno (TO) il 2 agosto 1925 e muore a Torino l'8 ottobre 2002.
All'età di 8 anni si traferisce a Torino dove frequenta la scuola di Santorre di Santa Rosa.
Tra il ’43 ed il ’45 sfolla a Bussoleno, periodo in cui rimane orfana di padre.
È vissuta a Torino in via Monginevro e a Bussoleno.
A 18 anni entra in ferrovia, dove lavora alla mensa aziendale e alla Squadra Rialzi di Torino Portanuova e a Roma.
Ha dedicato parte della sua vita all’assistenza dei lebbrosi.
Attratta dalla pittura inizia a dipingere, con impegno costante, solo in età matura, segue i maestri Troletti, Palme, De filippi.
Sebbene rimanga legata principalmente ai circuiti artistici piemontesi, i suoi lavori vincono numerosi premi in concorsi nazionali a Torino, Bussoleno, Riolo terme, Balme, Ceres, Orbassano, Piossasco, Ferrara, Balagero, ecc…, inoltre essi sono conosciuti anche a Sacile, Livorno ed a Roma.
Suoi lavori artistici sono: poesie, dipinti ad olio, tempera, acquerello, su tela, cartone telato, compensato, rame, velluto, cartoncino, ceramica, lavori in terracotta.
Oltre alle numerose mostre personali, partecipa alle mostre collettive: accademia S. Rita, “Hobby del ferroviere”, Orvieto.
Pubblica due raccolte di poesie: nel 1981 “Tre rose. Tre vite” e nel 1983 “Nel deserto la luce”.

Bibliografia essenziale:
Panorama d’arte;
Arte italiana per il mondo;
Italia artistica;
Europa artistica;
Val Susa.