ANTONIO CARENA è nato nel 1925 a Rivoli (Torino), dove vive e lavora. Diplomatosi all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, alla scuola di Pittura di Enrico Paulucci e Mario Davico, espone nel 1950 alla XXV Biennale di Venezia. Nel 1951 vince il Premio "Dino Uberti" per il migliore allievo dell'Accademia di Torino; e nello stesso anno il Premio per la Cattedra di Pittura alla II Mostra Nazionale delle Accademie di Belle Arti, Napoli. Le sue prime opere informali (dal 1950) sono esposte nella personale al Circolo Europa Giovane di Torino nel 1955, presentate da Albino Galvano. Seguono le personali alla Galleria Notizie di Torino (testi di A. Galvano e Luciano Pistoi); nel 1959 alla Medusa di Roma (testi di A. Galvano e Luciano Pistoi); all'Ariete di Milano (testo di Franco Russoli) e alla Galleria Notizie di Torino (testo di Michel Tapié). Nello stesso anno 1959 partecipa, tra 16 artisti italiani, alla mostra internazionale "Arte Nuova" al Circolo degli Artisti di Torino, curata da Michel Tapié e Luciano Pistoi. Nel 1960 espone alla Galleria Il Cancello di Bologna (testo di Enrico Crispolti); nel 1961 alla Galerie de Seine di Parigi (testo di Michel Tapié). Dal 1961 al 1963 dirige la Galleria L'Immagine a Torino, dove Aldo Mondino tenne la sua prima personale nel 1961 e Piero Gilardi nel 1963. Le sue prime ricerche oggettuali (le Carrozzerie del 1963; le Pellicole e le Trance metalliche del 1964) sono esposte nel 1965 alla Galleria Sperone di Torino e alla Galleria Scipione di Macerata (testo di Edoardo Sanguinetti). I suoi primi Cieli del 1965, dipinti a aerografo su tela, le Levitazioni del 1969-'70 e le Scritte del 1971 sono esposte in personali in varie gallerie italiane: a Il Punto di Torino nel 1968 (testo di Paolo Fossati) e alla Cadario di Roma e di Milano; nel 1969 al Museo Municipale di S. Paul de Vence; nel 1970 alla Galleria Martano di Torino; nel 1971 alla Galleria del Cavallino di Venezia, alla Rotta di Genova e a Il Fauno di Torino; nel 1977 alla Bussola di Torino; nel 1988 alla Galleria Peccolo di Livorno (testo di Mirella Bandini); nel 1990 al Palazzo della Regione e alla Galleria Nuova Gissi di Torino (testo di Marco Rosci); nel 1992 alla Galleria Pino Casagrande di Roma; nel 1994 a Palazzo Lomellini di Carmagnola, oltre le partecipazioni alle pricipali collettive del periodo. Nel 1968-1969 ha insegnato Pittura al Liceo Artistico di Cuneo; e dal 1970 al Liceo Artistico di Torino; dal 1993 è docente di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Cuneo. Ha decorato con inserti di Cielo numerosi palazzi pubblici e privati, tra i quali la volta dello scalone del Castello di Rivoli (1984); il Salone Riunioni della Martini e Rossi di Ginevra (1986); le facciate di due case a Maglione (MACAM), 1988; alcuni soffitti dell'Hotel de Ville d'Albret a Parigi (1989); il cortile di Palazzo Scarampi, Torino (1990); la facciata di una casa a Piscina (Piscina Arte Aperta), nel 1991, e molti appartamenti privati di Torino e Roma.